Regime 398/1991: cosa cambia per ASD e SSD dal 2026

Le novità fiscali per le associazioni sportive dilettantistiche

Con il D.lgs. 24 marzo 2025, n. 33 (Testo unico in materia di versamenti e riscossione), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 26 marzo 2025 ed entrato in vigore il 10 aprile 2025, viene abrogato, a decorrere dal 1° gennaio 2026, l’art. 25 della legge 13 maggio 1999, n. 133.

La norma, largamente utilizzata dalle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e dalle società sportive dilettantistiche (SSD) che hanno optato per il regime forfetario ex legge 398/1991, subisce quindi modifiche importanti per il settore.

Regime 398/1991: le disposizioni abrogate

L’articolo 25 della legge 133/1999 – intitolato “Disposizioni tributarie in materia di associazioni sportive dilettantistiche” – conteneva alcune agevolazioni fiscali significative, ora cancellate:

Comma 3: prevedeva la detassazione dei proventi commerciali derivanti da attività connesse agli scopi istituzionali, per massimo due eventi annui, entro il limite fissato dal DM 10/11/1999 (51.645,69 euro). Il beneficio riguardava IRES, IRAP e fondi raccolti pubblicamente.

Comma 5: introduceva il divieto di operazioni in contanti oltre 1.000 euro. Dal 2016, la violazione non comportava più la decadenza dal regime 398/91, ma solo una sanzione amministrativa da 250 a 2.000 euro (art. 11 del D.lgs. 471/1997).

Cosa cambia per ASD e SSD in regime 398/1991

Aspetti positivi:

Viene meno una regola particolarmente rigida per il settore: il limite ai pagamenti in contanti, che risultava più severo di quello previsto dalla normativa antiriciclaggio generale.

Aspetti negativi:

Viene eliminata la possibilità di detassare i proventi di due eventi all’anno, un’agevolazione storica e rilevante per molte realtà sportive.

Il mondo delle associazioni sportive dilettantistiche in regime 398/1991 dovrà prepararsi a questi cambiamenti, in vigore dal 1° gennaio 2026. Si resta in attesa di possibili interventi correttivi o chiarimenti normativi.